Mission
La nostra mission è la mission del Centro Sportivo Italiano calata sulle esigenze del #basket, lo sport che più abbiamo a cuore. “Educare attraverso lo sport”.
Centro Sportivo Italiano
Il #csi è un ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI, le nostre attività sono principalmente rivolte ai giovani. Attraverso lo sport, per noi in particolare la pallacanestro, intendiamo mantenere in uno stato di salute i nostri atleti e fare prevenzione delle patologie sociali che colpiscono specialmente le nuove generazioni.
Attualmente l’Ente affilia annualmente più di 13.000 associazioni sportive per oltre 1 milione di tesserati.
La regione più rappresentativa è la Lombardia, seguita dalla vicina Emilia-Romagna.
In #toscana vorremmo conquistare un gradino importante in questa speciale classifica.
La regione più rappresentativa è la Lombardia, seguita dalla vicina Emilia-Romagna.
In #toscana vorremmo conquistare un gradino importante in questa speciale classifica.
Educare attraverso lo sport
“Educare attraverso lo sport” per il CSI non è solo uno slogan, ma la proposta concreta di uno sport per tutti che costituisca per i suoi protagonisti reale occasione di crescita personale e di miglioramento della qualità della vita.
Il CSI Prato promuove lo sport ed in particolare la pallacanestro come:
– un’attività sportiva organizzata, continuativa, seria, promossa da educatori, allenatori, arbitri, dirigenti consapevoli del proprio “mandato” educativo.
– proposta sportiva nel rispetto delle età e dei bisogni di ciascun atleta, per conoscere se stessi ed i propri limiti, in modo da provare a superarli, con la consapevolezza che tutto deve avvenire divertendosi.
– proposta sportiva nel rispetto delle età e dei bisogni di ciascun atleta, per conoscere se stessi ed i propri limiti, in modo da provare a superarli, con la consapevolezza che tutto deve avvenire divertendosi.
Abbiamo la volontà di essere un punto di riferimento per il basket a Prato, Pistoia e a Firenze.
La nostra proposta è complementare a quella della Federazione Italiana Pallacanestro, con cui abbiamo già collaborato per il nostro primo corso arbitri, e con cui contiamo di collaborare ancora, non solo in riferimento agli arbitri.
L’anno sportivo 2019/20 sarà un anno di crescita per il CSI di Prato e la pallacanestro avrà un ruolo da protagonista, grazie anche alle società cestistiche che già hanno dimostrato un forte e gradito interesse per le iniziative sportive recentemente conclusesi e soprattutto per quelle future.
Lotta all’abbandono sportivo
Il CSI combatte l’abbandono sportivo, un fenomeno che in età adolescenziale è molto frequente.
Da studi e ricerche effettuate si evince che circa il 20% dei maschi e il 40% delle femmine interrompe prematuramente la pratica sportiva agonistica.
La fascia d’età più a rischio è tra i 15 e i 17 anni per i ragazzi, mentre per le ragazze questa tendenza si manifesta leggermente prima.
Noi intendiamo aiutare, supportare e fornire alle società e agli allenatori gli strumenti per combattere le principali cause dell’abbandono sportivo, in particolare del basket.
Ne elenchiamo alcune, semplici ma da non sottovalutare:
- ansia agonistica;
- livelli di competitività esasperati;
- senso di insicurezza sulle proprie abilità;
- mancanza di divertimento;
- diminuzione dell’autostima;
- rapporto con l’allenatore conflittuale (anche se soltanto nella percezione del ragazzo).
I nostri strumenti
Con i nostri campionati possiamo sicuramente aiutare le società e soprattutto i ragazzi, implementando competizioni alla portata, un numero di gare coerente con i bisogni dei ragazzi, maggiore soddisfazione anche per i ragazzi che hanno cominciato da poco e che necessitano di più tempo per vivere proficuamente la propria avventura cestistica.
Inoltre per tutti i nostri campionati è possibile prevedere uno sbocco alla competizione nazionale, un momento importante per i ragazzi, un viaggio di pochi giorni che premierebbe la loro stagione.
Torniamo alla motivazione, molti sanno che ha due fonti:
- nasce dall’interno della persona (intrinseca);
- scaturisce dall’esterno della persona (estrinseca) e deriva da altre persone (allenatore, squadra, famiglia) attraverso il rinforzo (positivo/negativo) e ricompense.
Come CSI noi desideriamo sostenere le persone che stanno vicino ai ragazzi collaborando con loro attraverso le competenze e i mezzi a nostra disposizione.
Se non è un grande giocatore proviamo a fare di lui un grande uomo.
Anche se nel CSI hanno mossi i primi passi grandi campioni dello sport…
Sei curioso?
Curiosità
- Il CSI può vantare nel suo palmarès la trionfale vittoria in una delle competizioni più importanti nella storia dell’automobilismo sportivo internazionale. Infatti, le due Ferrari 212 Inter Vignale Coupé iscritte alla Carrera Messicana del 1951, con i piloti Taruffi, Ascari, Chinetti e Villoresi, gareggiarono sotto le insegne del Centro Sportivo Italiano, cogliendo il 1º e il 2º posto assoluti.
- Il CSI è stata la prima organizzazione sportiva al mondo a introdurre e sperimentare nel calcio la “espulsione temporanea” (come già avviene in altri sport), che prevede l’allontanamento dal campo per alcuni minuti del giocatore a causa di scorrettezze di gravità “intermedia”. Questo tipo di espulsione, comminata dall’arbitro con un cartellino di colore azzurro (che quindi accompagna quelli tradizionali di colore giallo e rosso), ha suscitato molto interesse da parte della stessa Federcalcioche però non l’ha ancora adottato nonostante al suo interno la proposta sia stata presentata in via ufficiosa dagli stessi dirigenti arbitrali.
- Nelle società sportive affiliate al CSI hanno fatto i primi passi alcuni tra i più grandi nomi dello sporti italiano. Tre grandi ciclisti, tutti campioni del mondo, sono nati nel CSI: Felice Gimondi, Francesco Moser e Moreno Argentin. Ma gli esempi riguardano tutte le discipline sportive. Infatti, si annoverano fra i “nati o cresciuti” nel CSI i calciatori Giuseppe Signori, Demetrio Albertini, Francesco Toldo, Luigi Turci, Paolo Vanoli, Alessio Tacchinardi, Filippo e Simone Inzaghi, Pierluigi Casiraghi, Gianni Rivera, Antonio Cabrini, Marco Tardelli, Riccardo Ferri, Roberto Boninsegna, Emiliano Mondonico, Nevio Scala, Giacomo Bulgarelli. E, ancora, Gelindo Bordin, Carlo Pedersoli (il Bud Spencer del grande schermo), Franco Nones, Cristian Zorzi, Orlando Pizzolato, Giacomo Crosa, Stefano Baldini, Elisa Togut, Manuela Benelli, Paolo Borghi, Fabrizio Della Fiori e Roberto Brunamonti.